Sovrappeso e fitoterapia

Sovrappeso e fitoterapia

sovrappeso e fitoterapia

Sovrappeso e fitoterapia

Per il trattamento del sovrappeso  i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali.Il trattamento del sovrappeso richiede come prima tappa una diagnostica accurata per inquadrare l’eventuale presenza di una malattia che lo determina. Una patologia metabolico endocrina necessita di un trattamento medico specifico oltre la dieta. Quando il sovrappeso fosse il risultato di una condotta alimentare non equilibrata, la nutrizione clinica diviene una metodica consigliabile insieme con la quale può, in certi casi essere determinante l’agopuntura. La nutrizione clinica si distingue dalle diete in parte diffuse dai mass media e troppo spesso improvvisate dai pazienti. Una dieta per  il sovrappeso non indicata da un medico è spesso causa di disturbi piuttosto che strumento di salute. L’abbattimento di peso per il paziente con sovrappeso deve avvenire prevalentemente dalla massa grassa e non dalla massa magra espressa dal paziente. La massa magra è infatti preziosa e costituisce la vita stessa anche per  chi è in  sovrappeso.  Leggi tutto.

Anca : artrosi e fitoterapia

Anca : artrosi e fitoterapia

Nella cura dell’ artrosi dell’ anca i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. Nell’ artrosi dell’ anca o coxartrosi è utile anche modificare i comportamenti alimentari che favoriscono le infiammazioni e per ridurre eventuali carichi eccessivi. L’ artrosi dell’ anca è una degenerazione dell’anca che coinvolge prima la cartilagine dell’ anca e successivamente le parti ossee dell’articolazione. L’usura della cartilagine e progressivamente dell’articolazione compromette la normale deambulazione e comporta dolore. Si distinguono due forme di artrosi dell’ anca: una primaria e una conseguenza di altri eventi clinici come la displasia dell’ anca, i traumi o alla necrosi asettica della testa del femore. Lo strato di cartilagine che riveste il contatto tra le parti ossee dell’ anca si assottiglia progressivamente nella coxartrosi fino a evidenziare disfunzione. L’osso non più protetto dall’elasticità meccanica della cartilagine si deforma e produce osteofiti, escrescenze a forma di becco che limitano il movimento.  Leggi tutto.

Ragade anale

Ragade anale

Nella cura della ragade anale i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. La ragade anale è un’ulcera lineare dell’ano, il cui sintomo caratteristico è rappresentato dal dolore intenso a ogni defecazione. La ragade può causare anche indipendentemente dalla defecazione dolori e spasmi dello sfintere anale. Altro sintomo caratteristico della ragade anale è la perdita di qualche goccia di sangue di colore rosso vivo dopo l’evacuazione. In alcuni casi si può verificare una vera e propria rettorragia. In molti pazienti si osserva un’associazione con la presenza di emorroidi. La comparsa della ragade anale è solitamente dovuta alla stitichezza e/o diarrea perdurante nel tempo. Un bolo fecale particolarmente acido può anche causare il disturbo. Lo stress emotivo sembra avere un ruolo e certamente la ragade compare come sintomo di altra patologia.  Leggi tutto.

Gengivite e Fitoterapia

Gengivite e fitoterapia

Nel trattamento della gengivite i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. La gengivite è un’infiammazione dei tessuti gengivali, caratterizzata da gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento conseguenti all’accumulo di placca. Le specie batteriche che compongono la placca, depositandosi sulle superfici dure del dente, possono causare la gengivite. Anche alcuni ormoni possono favorire la gengivite. Si riscontrano infatti una gengivite tipica durante la pubertà e durante la gravidanza. L’accumulo di placca lungo il margine gengivale scatena una reazione infiammatoria dei tessuti molli. Il tartaro non sembra svolgere un’azione diretta contro la gengiva, ma favorendo l’adesione e l’accumulo batterico generalmente aggrava il quadro clinico. Il deposito di batteri sulle superfici dentali permette l’infiammazione. La gengivite è una patologia reversibile, ma quando supera il limite della reversibilità, confluisce nel quadro clinico della piorrea. Questa patologia certamente meno reversibile, poiché l’infiammazione non è più contenuta nella gengiva bensì coinvolge tutti i tessuti parodontali.  Leggi tutto.

Caldane e Fitoterapia

Caldane e Fitoterapia

Nelle caldane i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. Le caldane conosciute anche come vampate di calore o sudori notturni sono un disturbo neurovegetativo della termoregolazione caratterizzato da rapida insorgenza e intensa espressione. Le caldane sono solitamente percepite come una sensazione di forte calore con sudorazione e aumento dei battiti cardiaci. Gli episodi durano in genere pochi minuti ma certamente vivaci sul piano della percezione. La sensazione di calore nelle caldane comincia generalmente dal volto e petto, per poi diffondersi in tutto il corpo. Durante questa sensazione di calore la persona suda oppure è colpita da improvvisi tremiti di freddo. Spesso le caldane  sono una manifestazione della menopausa dovute a cambiamento dei livelli ormonali, ma anche lo stress la può causare.  Talvolta i cambiamenti ormonali coincidono una situazione di stress  e  in questa situazione il paziente patisce le caldane ancor più intensamente.  Leggi tutto.

Disturbi circolatori e fitoterapia

Disturbi circolatori e fitoterapia

Nei disturbi circolatori i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. I disturbi circolatori sono un termine non necessariamente tecnico nel quale rientrano una gamma ampia di patologie dell’apparato circolatorio. Quando arriva la stagione calda, si possono avere disturbi come gonfiore, senso di pesantezza, prurito, formicolii agli arti inferiori. Questi disturbi evidenziano prime alterazioni della circolazione. Talvolta si può osservare la maggiore visibilità di capillari, successivamente la loro fragilità e nei casi più impegnativi le flebiti o le arteriti. Tutte queste manifestazioni sono inequivocabilmente i sintomi di una cattiva circolazione, che è peggiorata anche dall’aumento della temperatura. La circolazione è garantita oltre che dalla pompa cardiaca, dai vasi linfatici arteriosi e venosi. Componente essenziale inoltre sono gli elettroliti e gli anioni proteici distribuiti nei vari comparti intra ed extracellulari determinanti per la pressione osmotica.

  Leggi tutto.