Vaselina – Prodotti chimici – Fitoterapia Blog

Vaselina – Prodotti chimici – Fitoterapia Blog

vaselina

vaselina

La vaselina è un prodotto che deriva dalla raffinazione del petrolio. Si ottiene dai residui della distillazione del petrolio rimasti dopo la totale evaporazione dell’olio. Nel 1859 Robert Chesebrough determinò questa sostanza dandole il nome di vaselina che deriva dalla parola tedesca wasser (acqua) e dalla parola greca elaion (olio). La vaselina è costituita da idrocarburi saturi. La migliore è quella bianca trovando impiego nella farmaceutica e nella cosmetica; le meno pregiate sono il petrolato ambrato, il petrolato giallo e il petrolato marrone che sono inquinate da residui cancerogeni di raffinazione, ovvero idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e vengono impiegate nell’ industria e nella produzione dei lubrificanti ma anche per la produzione dell’olio di vaselina. La vaselina è una sostanza inodore semisolida generalmente incolore con punto di fusione a circa 37°C. È solubile nel cloroformio, nel benzene, nel disolfuro di carbonio e nell’olio di trementina.  Leggi tutto.

Vampate di calore e fitoterapia

Vampate di calore e fitoterapia

vampate e fitoterapia

Vampate e fitoterapia

La fitoterapia è di largo impiego per contrastare la fastidiosa sintomatologia delle vampate di calore,  riducendo i disagi che ne derivano e accompagnando  ad esempio, la donna nel periodo dell’insorgenza della menopausa fino alla menopausa conclamata, potendo agire in  maniera non invasiva ma efficace.  La fitoterapia vanta la caratteristica di avere una elevata tollerabilità per il paziente. Le vampate di calore sono un disturbo neurovegetativo della termoregolazione caratterizzato da  velocità e intensità nella  loro espressione.

Le vampate di calore sono  una sensazione di calore con sudorazione  profusa e tachicardia. Gli episodi sono generalmente multipli,  soprattutto notturni e  durano alcuni minuti.  Le vampate di calore insorgono dal volto e petto, per poi propagarsi a tutto il corpo. Durante questo disturbo  la persona suda, ma al termine dell’episodio può  percepire freddo. Le vampate di calore sono una manifestazione che dipende da cambiamenti ormonali come per esempio durante la menopausa, ma lo stress le può altrettanto  causare.  Leggi tutto.

Sodio Lauriletere solfato

Sodio lauriletere solfato

Sodio lauriletere solfato

Sodio lauriletere solfato

Il Sodio lauriletere solfato (dodecilpoli(ossietilen)solfato di sodio, nome IUPAC) è un tensioattivo, cioè un sostanza chimica che ha la capacità di diminuire la tensione superficiale dell’acqua, ossia l’adesione della particelle di sporco e di grasso permettendone la rimozione con l’acqua corrente. Si può indicare dunque come elemento con funzione lavante. Fa parte anche degli schiumogeni, cioè facilita la produzione di schiuma e che ci da la sensazione che il prodotto “lavi”. Il Sodio lauriletere solfato si ottiene per etossilazione del Sodium Lauryl Sulfate o SLS risultando meno aggressivo per la pelle perché essendo un solvente meno efficace è meno aggressivo nei confronti delle proteine viene pertanto impiegato nella formulazione dei detergenti liquidi per mani, corpo, capelli, intimo oppure nei dentifrici, persino nei prodotti per bambini.

La terapia, la cosmesi, l’igiene, la produzione del cibo e l’ambiente sono letteralmente invasi da prodotti chimici. La massiccia presenza di questi prodotti chimici è connessa a effetti collaterali e danni da conoscere per poter attuare strategie tese a ridurre il loro impatto sulla salute.  Leggi tutto.

Paraffina – prodotti chimici – Fitoterapia Blog

Paraffina – Prodotti chimici – Fitoterapia Blog

paraffina

paraffina

La paraffina è un prodotto che deriva dalla raffinazione del petrolio. Si ottiene dai residui della distillazione del petrolio rimasti dopo la totale evaporazione dell’olio. Nel 1859 Robert Chesebrough determinò questa sostanza dandole il nome di paraffina che deriva dalla parola tedesca wasser (acqua) e dalla parola greca elaion (olio). La paraffina è costituita da idrocarburi saturi. La migliore è quella bianca trovando impiego nella farmaceutica e nella cosmetica; le meno pregiate sono il petrolato ambrato, il petrolato giallo e il petrolato marrone che sono inquinate da residui cancerogeni di raffinazione, ovvero idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e vengono impiegate nell’ industria e nella produzione dei lubrificanti ma anche per la produzione dell’olio di paraffina. La paraffina è una sostanza inodore semisolida generalmente incolore con punto di fusione a circa 37°C. È solubile nel cloroformio, nel benzene, nel disolfuro di carbonio e nell’olio di trementina.  Leggi tutto.