Rene e Fitoterapia
I rimedi di fitoterapia per il trattamento delle problematiche renali sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. Il rene appartiene agli organi emuntori ovvero quelli che assolvono a compiti depurativi e regolativi. La produzione delle urine nel rene svolge un ruolo nella regolazione e nella conservazione della vita.
L’acqua è essenziale per la vita ed è assunta quotidianamente sia come tale sia attraverso i cibi. Il rene regola e contribuisce a mantenere il giusto equilibrio di acqua ed elettroliti. Il sangue che attraversa il rene entra nel glomerulo e gran parte della frazione fluida è filtrata attraverso i piccoli pori presenti nel glomerulo lasciandosi dietro cellule sanguigne e molecole preziose come le proteine. L’acqua è in natura un bene prezioso e gli elettroliti in esso contenuti altrettanto. Per questo il rene riassorbe entrambi contribuendo in modo significativo alla sopravvivenza. Si stima che solo il 2% dell’acqua che attraversa il rene è escreta come urina. Un adulto in salute esprime una funzione del rene filtrante ogni giorni circa 180 litri di liquido. Ogni passaggio elimina tossine in vario modo introdotte. Le reni sono anche in grado di regolare sia la quantità dei globuli rossi tramite la produzione di eritropoietina, la pressione sanguinea tramite il controllo del volume plasmatico attraverso la produzione di renina e di prostaglandine. Infine il rene è implicato nella produzione della forma attiva della vitamina D. Per tutto il corso della vita, la vitamina D svolge un ruolo fondamentale nell’omeostasi del calcio e nel metabolismo scheletrico.
Riassumendo i reni sono organi preposti a svolgere diverse funzioni nel nostro corpo:
- eliminazione di tossine metaboliche
- eliminazione di tossine iatrogene ovvero farmaci
- eliminazione di tossici ambientali
- eliminazione di tossici voluttuari
- regolazione e conservazione dell’acqua
- regolazione e conservazione degli elettroliti
- produzione di ormoni
- produzione di vitamine
I reni producono diversi ormoni tra i quali:
- eritropoietina
- renina
- prostataglandine
La valutazione della funzionalità renale oltre agli esami di laboratorio e a immagine può essere valutata anche in diagnostica biompedenziometrica tramite la CR-24 h o creatinina urinaria.
Diverse sono le erbe usate in fitoterapia nella tradizione per favorire la diuresi e mantenere una buona funzionalità del rene. I rimedi di fitoterapia più frequentemente prescritti sono:
Solidago (Solidago virga aurea) chiamata infatti anche Verga d’oro, in fitoterapia viene impiegata per il trattamento delle malattie del rene e delle vie urinarie. Indagini farmacologiche hanno dimostrato che preparati a base di questa erba hanno uno spettro d’azione antinfiammatorio, antibiotico, diuretico, antispasmodico, analgesico. La solidago è particolarmente indicata per il trattamento di infezioni, infiammazioni e per evitare la formazione di calcoli renali inoltre la presenza di flavonoidi conferisce a questa pianta una buona azione diuretica.
Asparago (Asparagus officinalis) conosciuta come asparagina selvatica è una pianta usata in fitoterapia in gastronomia. Nella fitoterapia si usa la radice. Possiede qualità attivante la funzione del rene. Si tratta di un diuretico e antinfiammatorio adatto anche alle infezioni acute.
Serenoa (Serenoa repens) o palma nana è impiegata in fitoterapia soprattutto per la sua attività nell’ipertrofia prostatica benigna. La serenoa è però in grado di migliorare i sintomi urologici, il flusso urinario e la funzionalità del rene. Si tratta di un rimedio usato prevalentemente negli uomini.
Ortica (Urtica dioica), è usata in fitoterapia per le proprietà disinfettanti e la capacità di attivare la funzione del rene. L’ortica è anche un ricostituente e remineralizzante.
Ciliegio (Prunus Cerasus) di cui si usa il peduncolo, è usato in fitoterapia come infuso e decotto. L’attività è antiurica, antigottosa, astringente e diuretica.
Pioppo (Populus tremuloides), impiegato in fitoterapia per la funzionalità del rene e per il suo effetto drenante. Le tribù indiane native del Nord America lo usavano soprattutto per le sue qualità antisettiche e analgesiche utilizzandolo nel trattamento di ferite, malattie cutanee e disturbi respiratori. Il populus presenta inoltre attività diuretica.
La nutrizione clinica e un maggior equilibrio nello stile di vita contribuiscono al risultato. La somministrazione di fitoterapia dovrebbe essere pertanto preceduta da un inserimento del paziente nella nutrizione clinica. La corretta associazione delle piante indicata nel singolo paziente e il loro dosaggio devono essere operate da un medico esperto di fitoterapia anche dopo l’inserimento del paziente in un programma nutrizionale. Il medico valuta le interazioni delle singole piante tra di loro e la relazione corretta con i farmaci eventualmente assunti dal paziente per altri motivi. In tal modo la fitoterapia non si contrappone alle linee guida di medicina convenzionale ma stabilisce con essa una fruttuosa cooperazione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Fitoterapia a Roma