Trattamento della micosi in fitoterapia
I rimedi di fitoterapia per il trattamento delle micosi sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. La micosi è una infezione prevalentemente cronica alla quale collaborano funghi o miceti patogeni. Frequentemente impegnati da micosi possono essere il cavo orale, i genitali, la pelle e le unghie. Queste forme di micosi sono visibili, facilmente diagnosticabili e meno pericolose. Più complesse da diagnosticare e clinicamente di maggiore rilievo sono la micosi intestinale o polmonare. Spesso l’infestazione micotica intestinale è quella che alimenta tutte le altre. Essa tende ad assomigliare nel comportamento clinico più a una parassitosi che a un’infezione.
Le cause delle micosi sono molte e a volte si sommano. Numerosi farmaci la possono indurre in particolare la terapia antibiotica e cortisonica. L’alimentazione scorretta, la dieta iperacida, l’eccesso di zuccheri, l’immunodepressione, l’intossicazione da metalli pesanti e fattori emozionali possono altrettanto contribuire alla micosi. Come tutte le infezioni, la trasmissione è possibile solo da una persona infetta verso un’altra persona predisposta a essere infettata. Senza tale predisposizione all’infezione non è possibile ammalarsi tramite i miceti. La diagnosi si pone tramite rilievi clinici, titoli anticorpali, culture per miceti e diagnostica clinica convenzionale. La terapia farmacologica delle micosi si avvale di rimedi antimicotici locali o sistemici. I limiti di questa procedura sono però l’alta frequenza di recidive.
Il trattamento delle micosi necessita anche della bonifica dell’ambiente nel quale questi microrganismi facilmente dilagano. Un uso contenuto di trattamento farmacologico nel corso della vita, la nutrizione clinica, l’equilibrio acido-base, la considerazione dei campi emozionali coinvolti sono un approccio corretto verso le micosi croniche e recidivanti. Nella bonifica da miceti è utile considerare la fitoterapia.
Non si tratta, però, di sostituire la terapia antimicotica nelle fasi acute, ma di ridurre tutti i farmaci che il paziente assume per le più svariate ragioni nel corso della vita. Se le malattie che un paziente affronta sono in trattamento o prevenute quando possibile con rimedi di fitoterapia, l’uso dei farmaci nella vita del paziente si riduce ai casi nei quali tale impiego è realmente necessario. Quando il paziente assume meno farmaci sopratutto nella categoria degli antibiotici e cortisonici il suo rischio di contrarre infezioni da miceti è minore. Il trattamento in fitoterapia delle micosi non vuole essere pertanto solo sintomatico, ma orientato verso le cause predisponenti alla malattia.
I rimedi di fitoterapia per il trattamento delle micosi sono un valido ausilio terapeutico; inoltre trova un ottimo riscontro l’impiego topico di fitopreparati per la cura delle onicomicosi.
Nel trattamento della tinea pedis con estratti vegetali, vengono impiegati oli essenziali come applicazioni locali oppure come pediluvi. Quelli con maggior effetto antimicotico e quindi più impiegati sono:
- Malaleuca alternifolia olio essenziale ( Tea tree oil )
- Lavanda olio essenziale
- Geranio olio essenziale
- Lemongrass olio essenziale
Terapeuticamente in fitoterapia vengono impiegati anche estratti vegetali sia a livello topico che sistemico, i più noti per la loro attività sono:
- Semi di pompelmo (GSE)
- Aglio (Allium sativum )
- Aloe ( Aloe vera )
L’impiego di oli essenziali per via sistemica e talvolta anche topica, deve necessariamente avvenire con cautela , alle giuste dosi e sotto il controllo e il parere del medico. L’assunzione di oli essenziali in modo non appropriato può avere esito in gravi reazioni tossiche.
Una curiosità culinaria riguarda l’impiego dell’origano e del timo in qualità di spezie per insaporire i nostri piatti come aiuto terapeutico alla problematica delle micosi.
La nutrizione clinica e un maggior equilibrio nello stile di vita contribuiscono al risultato. La somministrazione di fitoterapia dovrebbe essere pertanto preceduta da un inserimento del paziente nella nutrizione clinica. La corretta associazione delle piante indicata nel singolo paziente deve essere operata da un medico esperto di fitoterapia e dopo l’inserimento del paziente in un programma nutrizionale. Il medico valuta le interazioni delle singole piante tra di loro e sopratutto la relazione corretta con i farmaci eventualmente assunti dal paziente per altri motivi. In tal modo la fitoterapia non si contrappone alle linee guida di medicina convenzionale ma stabilisce con essa una fruttuosa cooperazione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Fitoterapia