Melaleuca-Tea Tree in fitoterapia
La Melaleuca (Melaleuca alternifolia) è un albero australiano dalle proprietà molto apprezzate in fitoterapia, conosciuta anche come Tea Tree. La Melaleuca appartiene alla famiglia delle Myrtaceae; il suo prezioso olio essenziale Tea Tree oil) è contenuto nelle foglie e nei piccoli ramoscelli. Il nome Melaleuca deriva dal greco mèlas -anos, nero e leukòs, bianco, dal contrasto esistente tra le foglie verde scuro e la corteccia. Il nome Tea Tree, letteralmente “Albero del tè“, gli fu attribuito dal capitano Cook quando durante il suo viaggio in Australia bevve una bevanda a base di foglie di Melaleuca scambiandola per un infuso di tè, causa la somiglianza delle foglie tra le due piante. Questo albero può raggiungere altezze di 6 metri, ha foglie glabre, strette, alternate; i suoi fiori sono bianchi disposti in modo irregolare sulla spiga floreale. Le foglie si raccolgono quando l’albero raggiunge almeno un metro e mezzo di altezza e per distillazione in corrente di vapore si ottiene l’olio essenziale , principio attivo impiegato in fitoterapia, caratterizzato da un alto contenuto di terpinene-4-olo (superiore al 30%) e da un basso contenuto di cineolo (inferiore al 15%) perché irritante, contiene comunque altri mono e sesquiterpeni, se ne contano 100 tipi diversi di cui una sessantina identificati. L’olio essenziale di Melaleuca è di colore giallo pallido ed ha un odore molto forte, canforato. L’essenza Tea tree oil (M.alternifolia) non va confusa con l’essenza Niaouli (M.viridiflora); l’azione antibatterica e antinfiammatoria è comune ad entrambe.
L’impiego della Melaleuca risale agli aborigeni che inizialmente impiegavano la corteccia di questo albero per le loro imbarcazioni perché resistente all’acqua. Una leggenda narra la storia per la quale un’acqua miracolosa di un lago, doveva i suoi miracoli alle foglie di Melaleuca che crescendo ai suoi margini e macerandosi nell’acqua liberavano il loro olio essenziale.Gli aborigini definivano l’olio di Melaleuca “ il guaritore più versatile della natura”. Nel secolo scorso iniziarono i primi studi sulla validazione dell’attività antimicotica e antisettica del Tea Tree oil al confronto del fenolo, impiegato a quell’epoca con esito molto positivo. Nel 1949 fu indicato nella Farmacopea britannica come potente antisettico, fungicida, battericida ad ampio spettro.
Il Tea Tree oil oggi è impiegato come antibatterico, antisettico, antivirale, antimicotico, antinfiammatorio, leggero anestetico, immunomodulante, espettorante. Trova molte applicazioni nelle affezioni della pelle in genere come onicomicosi, acne, herpes, ferite, scottature, punture di insetti,irritazioni da pannolino e da rasatura, nelle affezioni delle mucose orali e vaginali come ascessi, afte, ascessi, gengiviti, alitosi, candidosi, ma anche per problematiche del cuoio capelluto come dermatite seborroica, forfora e infine nelle affezioni delle vie aeree superiori come tosse, raffreddore e anche mal di testa. Ha una buona azione antiodorante e conservante, per questo è impiegato in prodotti per l’igiene personale. Il Tea Tree oil è un olio generalmente ben tollerato e poco irritante. Esistono molti studi clinici dell’attività del Tea Tree oil rispetto a noti prodotti chimici impiegati per la specifica patologia, tutti molto soddisfacenti a favore dell’essenza naturale. A d esempio nell’acne non grave si equivale all’attività del benzoile perossido uso topico, in preparazioni al 5%. Nella cura del piede d’atleta (tinea pedis) l’olio puro può essere paragonato all’uso del clortimazolo 1%. In vaginiti croniche da Candida albicans, promuove la scomparsa di bruciore e leucorrea. In parassitosi della cute (scabbia, tigna) o intestinali (ascaridi, lamblia) ne favorisce la scomparsa. Il Tea Tree oil viene impiegato per vaporizzazioni, sulfamigi, fumenti, inalazioni, massaggi, pediluvi, irrigazioni, lavaggi, toccature, puro o opportunamente diluito a seconda del caso. Se usato diluito nel brucia essenze purifica l’aria degli ambienti. Uno studio di laboratorio del 2008 indica che i principali ceppi di Staphylococcus aurens, Staphylococcus epidermidis e Enterococcus fecalis diventano piuttosto raramente resistenti all’essenza di Melaleuca.
La somministrazione di fitoterapici esige competenza ed è pertanto consigliabile rivolgersi a un medico esperto in medicina biologica. Eccessi e difetti nei dosaggi possono essere causa di disturbi piuttosto che la loro soluzione. L’automedicazione è certamente poco raccomandabile. I trattamenti in fitoterapia non si contrappongono né sostituiscono le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la fitoterapia stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Fitoterapia a Roma