Candida e Fitoterapia
I rimedi di fitoterapia per il trattamento della candida sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. La candida è un fungo spesso coinvolto in processi infiammatori prevalentemente cronici denominati candidosi. Frequentemente impegnati da candida possono essere il cavo orale, i genitali e la pelle. Queste forme di candida sono visibili, facilmente diagnosticabili e meno pericolose. Più complesse da diagnosticare e clinicamente di maggiore rilievo sono la candida intestinale o polmonare. Spesso la candida intestinale è quella che alimenta tutte le altre. Essa tende ad assomigliare nel comportamento clinico più a una parassitosi o infestazione che a un’infezione.
Le cause della candida sono molte e a volte si sommano. Numerosi farmaci la possono indurre in particolare la terapia antibiotica e cortisonica. L’alimentazione scorretta, la dieta iperacida, l’eccesso di zuccheri, l’immunodepressione, l’intossicazione da metalli pesanti e fattori emozionali possono altrettanto contribuire alla candidosi.
Come tutte le infezioni, la trasmissione è possibile da una persona infetta verso un’altra persona predisposta a essere infettata. Senza tale predisposizione all’infezione non è possibile ammalare di candida. La diagnosi si pone tramite rilievi clinici, titoli anticorpali, culture per miceti e diagnostica clinica convenzionale. La terapia farmacologica della candida si avvale rimedi antimicotici locali o sistemici. I limiti di questa procedura sono però l’alta frequenza di recidive.
La terapia della candida necessita anche una modifica dell’ambiente nel quale questo microrganismo facilmente dilaga. Un uso contenuto di terapia farmacologica nel corso della vita, la nutrizione clinica, l’equilibrio acido-base, la considerazione dei campi emozionali coinvolti sono un approccio corretto verso le candidosi croniche e recidivanti.
I rimedi più noti in fitoterapia per la cura della candida soprattutto quando impegnati sono cavo orale, genitali o pelle, sono:
Pseudowintera colorata, proviene dalla Nuova Zelanda, chiamata dai Maori Horopito o albero del pepe per via del sapore piccante delle foglie. Si ritiene che sia una pianta arcaica come attesterebbero ritrovamenti fossili risalenti a più di 65 milioni di anni fa. I Maori ne facevano un ampio utilizzo, in cucina per la conservazione degli alimenti e come infuso a scopo depurativo e antiparassitario intestinale. Il principio attivo più importante è il Polygodial, un’ oleoresina. L’olio essenziale contiene altri componenti indicati per la candida che lavorano in sinergia, inoltre la presenza di flavonoidi contribuisce a prevenirne l’ossidazione. Queste caratteristiche avranno preservato la pianta permettendole di arrivare fino ai nostri giorni senza perdere le sue proprietà.
Ecninacea (Echinacea angustifolia e purpurea), per la spiccata capacità immunomodulante.
Flora di Doederlein, non si tratta di un fitoterapico ma di un probiotico in grado di ristabilirne l’equilibrio nella sua sede fisiologica contrastando la crescita di microorganismi uropatogeni.
Nell’uso terapeutico di estratti vegetali in fitoterapia contro la candida, vengono impiegati oli essenziali. Gli oli essenziali per uso locale e sistemico di con maggior effetto sulla candida sono i seguenti:
Malaleuca alternifolia olio essenziale ( Tea tree oil )
Lavanda olio essenziale
Geranio olio essenziale
Lemongrass olio essenziale
La nutrizione clinica e un maggior equilibrio nello stile di vita contribuiscono al risultato. La somministrazione di fitoterapia dovrebbe essere pertanto preceduta da un inserimento del paziente nella nutrizione clinica. La corretta associazione delle piante indicata nel singolo paziente deve essere operata da un medico esperto di fitoterapia e dopo l’inserimento del paziente in un programma nutrizionale. Il medico valuta le interazioni delle singole piante tra di loro e degli oli essenziali. Sopratutto la relazione corretta dei rimedi di fitoterapia con i farmaci eventualmente assunti dal paziente per altri motivi, deve essere oggetto di attenzione. Solo in tal modo, la fitoterapia non si contrappone alle linee guida di medicina convenzionale, ma stabilisce con essa una fruttuosa cooperazione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Fitoterapia a Roma