Amenorrea e fitoterapia

Amenorrea e fitoterapia

Nella cura dell’ amenorrea i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. L’ amenorrea è quella condizione caratterizzata dall’assenza non fisiologica delle mestruazioni. Si distingue un’amenorrea primaria, qualora la donna non abbia mai avuto mestruazioni, da un’ amenorrea secondaria, in caso d’interruzione delle mestruazioni in una donna con cicli regolari. L’induzione psichica dell’ amenorrea è molto frequente. Essa diventa oggetto principale dell’indagine medica, conclusa la diagnostica delle cause somatiche dell’ amenorrea. La presenza di una lesione organica, infatti, non esclude, ma include l’opportunità di una valutazione anche psichica del paziente.

Il primo passo importante è un’accurata anamnesi, e diagnostica specifica, incluso un test, qualora fosse necessario, idoneo a escludere una gravidanza. Gli esami clinici rivolti alla ricerca delle cause dell’ amenorrea sono basati su test ormonali di funzionalità ipotalamo-ipofisi-ovarica, esami ecografici, radiologici o la risonanza magnetica. La terapia per l’ amenorrea da attuare dopo precisa diagnostica è rivolta alla rimozione delle cause con terapie specifiche per le varie disfunzioni. Si può ricorrere all’intervento chirurgico per rimuovere impedimenti congeniti o acquisiti specialmente alla presenza di tumori. In seguito alla sospensione della pillola anticoncezionale, si può verificare anche un’amenorrea post-pillola: in assenza di altre patologie, si tratta comunque di una condizione benigna e transitoria che si risolve generalmente in poco tempo. Le cause più comuni dell’ amenorrea sono:

  • difetti anatomici delle vie di deflusso
  • insufficienza ovarica
  • cicli senza ovulazione
  • genetica
  • malattie endocrine
  • somministrazione di farmaci
  • stress emotivo
  • stress fisico

Conflitti biologici e campi emozionali sono implicati frequentemente nell’amenorrea. Generalmente la risposta biologica dell’amenorrea è causata da un conflitto risentito come drammaticamente pericoloso per la sopravvivenza individuale. In attesa di risolvere tale conflitto la riproduzione e dunque la sopravvivenza della specie è sospesa, in modo da convogliare tutte le capacità biologiche nella direzione risentita essenziale ovvero la sopravvivenza dell’individuo.

Negli stati di amenorrea in fitoterapia trovano impiego alcune piante che hanno la funzione di modulare e riequilibrare l’assetto ormonale; i rimedi con maggior pertinenza sono:

Achillea (Achillea millefolium), pianta molto diffusa anche in Europa; contiene olio essenziale, flavonoidi come apigenina e luteolina, acidi fenolici come il caffeico e il salicilico, composti zotati, tannini, terpeni e steroli. Trova impego nelle amenoree da carenza di estrogeni e quelle causate da stress emotivo.

Artemisia (Artemisia vulgaris), questa pianta considerata prevalentemente come rimedio utile alle donne, il suo nome deriva dal nome greco Artemis ovvero Diana ; diffusa in Europa, i suoi principale costituenti sono olio essenziale, flavonoidi, terpeni e vulgarina, un lattone sesquiterpenico. Di largo uso per tutte le irregolarità del ciclo mestruale.

Verbena (Verbena officinalis ), anche questa pianta cresce in modo diffuso in Europa, conosciuta per le sue proprietà drenanti, vanta anche proprità emmanagoghe e uterotoniche esercitando un’azione sulla muscolatura liscia dell’utero. I suoi principali costituenti sono olio essenziale, triterpeni, iridoidi, flavonoidi, saponine.

Lampone (Rubus idaeus), conosciuto per i suoi frutti, la droga è costituita dai piccoli getti che contengono tannini (acido gallico), flavonoidi, vitamina C. Il lampone è considerato un riequilibrante del sistema endocrino femminile nonché antispasmodico uterino.

Anche la nutrizione clinica integra il trattamento dell’ amenorrea. Stress e nutrizione inadeguata comportano una disregolazione ormonale e della circadianità dei glucocorticoidi. Il cortisolo dovrebbe esprimere la sua acrofase circadiana intorno alle nove del mattino e la sua batifase circadiana a mezzanotte. Alla presenza di stress sia endogeno, sia esogeno e sopratutto in seguito a ritmi alimentari non coerenti, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Questa condizione è caratterizzata da perdita d’equilibrio tra gli ormoni CRH, ACTH e cortisolo. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali riguardano direttamente e indirettamente tutto l’equilibrio ormonale. Un ulteriore parametro utile nel trattamento è la valutazione dell’idratazione e del corretto turn over idrico.La nutrizione clinica integra la terapia convenzionale dell’amenorrea, contribuendo in tal modo a migliore gestione della malattia.

La somministrazione di fitoterapia per la cura delle malattie dovrebbe essere pertanto preceduta da un inserimento del paziente nella nutrizione clinica.  La terapia con rimedi  di fitoterapia oltre a rappresentare un presidio per la terapia stessa, costituisce un importante strumento per la prevenzione. La somministrazione di fitoterapia esige competenza ed è pertanto consigliabile rivolgersi a un medico esperto in medicina biologica. Eccessi e difetti nei dosaggi possono essere causa di disturbi piuttosto che la loro soluzione. L’automedicazione è certamente poco raccomandabile. Il trattamento in fitoterapia non si contrappone né sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la fitoterapia stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità  per la gestione integrata dei pazienti.

Dott. Fabio Elvio Farello, Fitoterapia a Roma